Il nostro laboratorio Made in Italy

Dove nasce il suono Strebor?

Nel laboratorio Strebor, ogni strumento è il risultato di ricerca, ascolto e passione. Qui l’esperienza dei nostri artigiani incontra materiali moderni, dando vita a un modo nuovo di costruire la batteria. Il risultato è un timbro potente, controllato e riconoscibile.

Ricerca continua

Lavorazione a mano

Nasce un suono unico

Dal foglio al fusto

ll processo artigianale

Dalla lastra piana al fusto finito, ogni passaggio è curato con tolleranze millimetriche e con la stessa attenzione di chi costruisce uno strumento, non un semplice oggetto.

La tecnologia ci aiuta, ma è l’esperienza umana a dare vita al suono Strebor.

Step 1

Taglio e sagomatura

Le lastre in polipropilene vengono misurate, tagliate e sagomate con la massima precisione.

È qui che il materiale comincia a prendere forma, mantenendo una struttura uniforme e priva di tensioni interne. Ogni curva futura nasce da un taglio perfetto.

Step 2

Curvatura e pressatura

Prendono forma i primi prototipi: numerosi test su materiali, tecniche e soluzioni costruttive.
Grazie al confronto con batteristi e liutai, il suono Strebor inizia a delinearsi.

Step 3

Giunzione e rifinitura

Le estremità vengono unite e rifinite a mano per una superficie continua: vibrazione uniforme, nessun punto debole.

Step 4

Controllo e finitura

Ogni fusto viene controllato a mano e con strumenti di precisione per garantirne circolarità, uniformità e resa acustica.

I bordi e le superfici sono poi rifiniti a mano, esaltando la vibrazione naturale del materiale.

Solo quando tutto è in perfetto equilibrio tra struttura e suono, il fusto può portare il nome Strebor.

IL MATERIALE

Polipropilene: il cuore della nostra innovazione

Leggero, resistente, atossico e riciclabile, il polipropilene ridefinisce il concetto di fusto. La sua risposta elastica offre attacco deciso, sustain controllato e chiarezza sulle medie, con sovratoni smorzati in modo naturale.

Perché avete scelto il polipropilene invece del legno?

Perché offre una combinazione unica di leggerezza, stabilità e controllo acustico.

A differenza del legno, il polipropilene mantiene la stessa risposta sonora in qualsiasi condizione di temperatura o umidità, garantendo un suono costante e affidabile nel tempo.

Il polipropilene influisce sul suono?

Sì, in modo positivo. La sua elasticità naturale riduce i sovratoni indesiderati e produce un suono più focalizzato e bilanciato.

Il risultato è un attacco deciso, un sustain controllato e una chiarezza sulle medie che si adatta perfettamente a qualsiasi genere musicale.

È un materiale fragile?

Assolutamente no. Il polipropilene è resistente agli urti e non si deforma con il tempo.

È più stabile e durevole rispetto a molti materiali tradizionali, pur restando molto leggero. Perfetto sia per l’uso in studio che per i live.

Serve una manutenzione particolare?

No. I fusti in polipropilene non risentono dell’umidità e non richiedono trattamenti specifici. Basta la normale cura che si dedica a una batteria professionale.

È un materiale sostenibile?

Sì. Il polipropilene è atossico e completamente riciclabile.

Nel nostro laboratorio, anche gli scarti di lavorazione vengono recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale.

Snare Natural - Strebor Drums

Sostenibilità Strebor: polipropilene, riciclo e rispetto per l’ambiente

Le batterie Strebor nascono dall’idea di unire suono e responsabilità.

Utilizziamo polipropilene atossico, riciclabile e durevole, un materiale che riduce gli sprechi e rispetta l’ambiente senza compromessi acustici.

Nel nostro laboratorio, anche gli scarti vengono recuperati e reimmessi nel ciclo produttivo, per un processo pulito e circolare.

Con Strebor, il suono torna parte della natura, proprio come nella foto: autentico, libero e sostenibile.

Carica il video: Carica il video:

Come nasce un fusto Strebor?