Il nostro laboratorio Made in Italy
Dove nasce il suono Strebor?
Nel laboratorio Strebor, ogni strumento è il risultato di ricerca, ascolto e passione. Qui l’esperienza dei nostri artigiani incontra materiali moderni, dando vita a un modo nuovo di costruire la batteria. Il risultato è un timbro potente, controllato e riconoscibile.

Ricerca continua
La nascita del suono Strebor è frutto di una ricerca senza sosta.
Nel nostro laboratorio, ogni variabile viene studiata con attenzione: spessori, curvature, densità e risposta del materiale.
Abbiamo sperimentato diverse combinazioni di tecniche costruttive e materiali, fino a individuare nel polipropilene la chiave per un equilibrio perfetto tra risonanza e controllo.
Ogni nuova idea nasce dall’ascolto: dei batteristi, del suono e della materia stessa.

Lavorazione a mano
Ogni fusto Strebor è costruito interamente a mano. Dalla sagomatura alla giunzione, ogni fase richiede tempo, precisione e sensibilità.
I nostri artigiani seguono processi controllati ma non automatizzati: ogni strumento è un pezzo unico, curato nei minimi dettagli.
Il controllo di qualità è continuo — nessun fusto lascia il laboratorio senza essere testato per circolarità, tenuta e risposta acustica.
È la mano, non la macchina, a dare voce al materiale.

Nasce un suono unico
Il risultato di tutto questo è un suono con una personalità precisa: potente ma mai eccessivo, controllato ma sempre vivo.
I fusti in polipropilene riducono naturalmente i sovratoni, restituendo un timbro definito e bilanciato su tutta la gamma di frequenze.
Ogni colpo si traduce in una vibrazione piena, pulita e riconoscibile: la voce Strebor, creata per adattarsi a ogni genere e stile, ma sempre con un’identità inconfondibile.
Dal foglio al fusto
ll processo artigianale
Dalla lastra piana al fusto finito, ogni passaggio è curato con tolleranze millimetriche e con la stessa attenzione di chi costruisce uno strumento, non un semplice oggetto.
La tecnologia ci aiuta, ma è l’esperienza umana a dare vita al suono Strebor.

Step 1
Taglio e sagomatura
Le lastre in polipropilene vengono misurate, tagliate e sagomate con la massima precisione.
È qui che il materiale comincia a prendere forma, mantenendo una struttura uniforme e priva di tensioni interne. Ogni curva futura nasce da un taglio perfetto.

Step 2
Curvatura e pressatura
Prendono forma i primi prototipi: numerosi test su materiali, tecniche e soluzioni costruttive.
Grazie al confronto con batteristi e liutai, il suono Strebor inizia a delinearsi.

Step 3
Giunzione e rifinitura
Le estremità vengono unite e rifinite a mano per una superficie continua: vibrazione uniforme, nessun punto debole.

Step 4
Controllo e finitura
Ogni fusto viene controllato a mano e con strumenti di precisione per garantirne circolarità, uniformità e resa acustica.
I bordi e le superfici sono poi rifiniti a mano, esaltando la vibrazione naturale del materiale.
Solo quando tutto è in perfetto equilibrio tra struttura e suono, il fusto può portare il nome Strebor.
IL MATERIALE
Polipropilene: il cuore della nostra innovazione
Leggero, resistente, atossico e riciclabile, il polipropilene ridefinisce il concetto di fusto. La sua risposta elastica offre attacco deciso, sustain controllato e chiarezza sulle medie, con sovratoni smorzati in modo naturale.
Perché avete scelto il polipropilene invece del legno?
Perché offre una combinazione unica di leggerezza, stabilità e controllo acustico.
A differenza del legno, il polipropilene mantiene la stessa risposta sonora in qualsiasi condizione di temperatura o umidità, garantendo un suono costante e affidabile nel tempo.
Il polipropilene influisce sul suono?
Sì, in modo positivo. La sua elasticità naturale riduce i sovratoni indesiderati e produce un suono più focalizzato e bilanciato.
Il risultato è un attacco deciso, un sustain controllato e una chiarezza sulle medie che si adatta perfettamente a qualsiasi genere musicale.
È un materiale fragile?
Assolutamente no. Il polipropilene è resistente agli urti e non si deforma con il tempo.
È più stabile e durevole rispetto a molti materiali tradizionali, pur restando molto leggero. Perfetto sia per l’uso in studio che per i live.
Serve una manutenzione particolare?
No. I fusti in polipropilene non risentono dell’umidità e non richiedono trattamenti specifici. Basta la normale cura che si dedica a una batteria professionale.
È un materiale sostenibile?
Sì. Il polipropilene è atossico e completamente riciclabile.
Nel nostro laboratorio, anche gli scarti di lavorazione vengono recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale.


Sostenibilità Strebor: polipropilene, riciclo e rispetto per l’ambiente
Le batterie Strebor nascono dall’idea di unire suono e responsabilità.
Utilizziamo polipropilene atossico, riciclabile e durevole, un materiale che riduce gli sprechi e rispetta l’ambiente senza compromessi acustici.
Nel nostro laboratorio, anche gli scarti vengono recuperati e reimmessi nel ciclo produttivo, per un processo pulito e circolare.
Con Strebor, il suono torna parte della natura, proprio come nella foto: autentico, libero e sostenibile.

